martedì 2 ottobre 2012

Le levatacce



DANG DANG DANG, Il suono della sveglia è come una mazzata sulla nuca.
Apri a fatica un occhio pigro e lanci uno sguardo alla radiosveglia: le 2.40. Tutta una notte davanti...il letto più comodo del solito...potrei starmene ancora per ore disteso, in letargo, nessuno avrebbe niente da ridire.



Una vocina mi sussurra all'orecchio: "Dormi..dormi...dormi..", sto per darle ascolto, sto per abbandonarmi nuovamente alle sapienti mani del materasso quando un pensiero, un piccolissimo appunto balena per la mente: F1.
Senza colpo ferire eccomi lanciare via le coperte, infilate le ciabatte e spenta l'assordante sveglia sono in piedi, ammaccato e assonnato certo, ma trionfalmente in piedi.

Mi fiondo in cucina, muovendomi furtivamente per non svegliare il cane, spaparanzato nel divano mentre russa compiaciuto.
Spingo l'interruttore e l'intensa luce chiara mi acceca per un momento. Con un sussulto mi butto ai fornelli.
Caffè, ho bisogno di caffè.
Mentre la moka fuma e scoppietta allegramente guardo l'orologio: le 2.50. Mancano solo dieci minuti!
Allora via a prendere la tazzina e lo zucchero, in men che non si dica verso il liquido nero e mi lascio investire dall'aroma. "Speriamo mi tenga sveglio". Faccio per voltarmi e lanciarmi nuovamente in camera quando vedo una piccola figura che mi sbarra la strada: il cane.
"Cosa vuoi?" gli chiedo; lui mi guarda con occhi supplichevoli, quasi fosse un morto di fame. "E va bene, tieni!", arraffo il primo sacchetto di biscotti a portata di mano e gliene lancio uno.



Mentre il cane divora avidamente il premio io mi precipito silenziosamente in camera, chiudendomi la porta alle spalle.
Posata la tazzina di caffè, a tentoni mi faccio strada fino al fido Pc. Lo accendo e mi sfascio sulla sedia, finalmente pronto a godermi lo show.
Il computer è dannatamente lento ad accendersi, intanto sono le 2.58. "Dai, dat' na mosa!" penso in dialetto. Finalmente la schermata di Windows, Google Chrome, internet e via di corsa al mio fidato sito dove poter seguire le libere (per fortuna l'anno prossimo arriva Sky, vero Rai?).

Il video parte e quasi con commozione osservo il logo "F1" apparire sullo schermo, tra un pixel e l'altro. Tutto sembra perfetto, finalmente pronto a godermi la nottata di motori. Oppure no?
Sento piagnucolare fuori dalla porta; "il cane!" realizzo in un lampo. Con un atto di eroismo mi alzo dalla sedia e spalanco la porta. Lui era lì seduto ad aspettare, con gli occhi supplichevoli, in attesa.
"Dai vieni, maledetto!", prendo in braccio l'esserino e mi ri-sfascio sulla sedia, con lui sulle ginocchia.

Mentre le prime vetture escono dai box, ho ancora tempo per riflettere.
Una stanza immersa nell'oscurità... il rombo dei motori... un cane sonnolento ed una tazzina di caffè.

Che poesia, le levatacce.

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