giovedì 4 aprile 2013

L'ANALISI - I top team dopo Sepang


da 422race.com:
L'assalto all'armata Red Bull


Due settimane sono ormai trascorse dall’ultimo, convulso, weekend di Sepang. Una tre giorni caratterizzata dall’assoluta instabilità climatica, una costante nell’attuale periodo dell’anno nella regione di Kuala Lumpur.


Una pioggia infida, che ha scombussolato totalmente  i piani dei team nel pomeriggio del venerdì, per poi infierire nuovamente nel corso delle qualifiche e nel pre-gara, con risultati a tratti catastrofici (vedi il clamoroso k.o di Fernando Alonso). Sta di fatto che, fino ad ora, il circus della F1 è stato continuamente afflitto da condizioni meteo avverse; indubbiamente questo ha contribuito a mischiare i valori in campo tra qualifica e gara, ma forse ha anche in qualche modo mitigato le reali potenzialità delle big.


Tra i top team si avverte dunque sempre più la necessità di disputare un weekend totalmente asciutto, proprio a partire da Shanghai. Approfittando della pausa di tre settimane, in Cina la stragrande maggioranza dei team porterà un primo pacchetto di aggiornamenti aerodinamici da testare in pista, in attesa del grosso “upgrade” di Barcellona. La sfida alla corazzata Red Bull parte infatti dalla fabbrica, dove si lavora giorno e notte per poter portare in tempo quel piccolo particolare in più, in grado di fare la differenza. E lo sappiamo bene come due o tre decimi possano cambiarti veramente la vita nella F1 di oggi, sempre più serrata e competitiva.

















Tra le più attive in questo senso è sicuramente la McLaren; probabilmente favorite da condizioni di pista poco gommata dopo la pioggia caduta abbondante nelle fasi iniziali di gara, le frecce d’argento di Button e Perez hanno sicuramente ben figurato, lottando sin dall’inizio con le big per ottenere punti pesanti. Non fosse stato per un problema occorso all’ultimo pit stop, probabilmente, Jenson Button avrebbe tagliato il traguardo a ridosso delle velocissime Mercedes. Ed è proprio il campione del mondo 2009 a rilanciare addirittura la sfida a Red Bull e soci per la conquista del titolo iridato: “Siamo ancora assolutamente in corsa per il titolo. Il progresso tra Melbourne e Sepang è stato a tratti clamoroso: per gran parte della gara eravamo più veloci di Lotus e Ferrari. Sono passato dall’essere deluso ed amareggiato nel dopo Melbourne, ad essere molto ottimista dopo il weekend malese“. Intervistato sul tema da “Speed Week”, Martin Whitmarsh, team principal della squadra di Woking, rincara la dose : “Sarei molto deluso se a Shanghai non mostrassimo ulteriori progressi“.




McLaren a parte, in ripresa sì ma non ancora in grado di competere al top, chi invece si trova già ben piazzato negli scarichi Red Bull sono sicuramente Lotus, Ferrari e Mercedes. Quest’ultima in particolare ha lanciato segnali importanti in quel di Sepang. Straordinariamente veloce sull’asciutto, sia in qualifica che in gara, specialmente con uno dei due piloti, Nico Rosberg. Tempi alla mano, il figlio d’arte tedesco è stato costantemente più veloce di Lewis Hamilton in condizioni di pista asciutta (stampando il miglior tempo del weekend in Q2), soffrendo però più del compagno la pista umida nel Q3 e nelle fasi iniziali di gara. La coppia Mercedes ha comunque terminato la corsa ad una decina di secondi dallo scatenato duo Red Bull, nonostante un’ultima parte di gara “frenata” da strategie di squadra e risparmio benzina, a testimonianza di un passo gara veramente al top. Dopo il primo podio stagionale, Lewis Hamilton non ha quindi potuto fare a meno di elogiare la competitività dimostrata dalla vettura di Stoccarda: “Sono stato in grado di reggere il passo Red Bull, ed è stata una grande sensazione. Nell’ultimo stint ho dovuto risparmiare il carburante; senza questo problema il risultato sarebbe stato differente, ne sono certo. Se ci sapremo confermare a questi livelli nel prosieguo della stagione, allora sarà possibile vincere delle gare“.















Se la Mercedes potrebbe rivelarsi una fastidiosissima spina nel fianco della 
superpotenza austriaca (ma non solo), Ferrari e Lotus possono attaccare direttamente il potere. Dopo l’exploit australiano, entrambe le scuderie hanno deluso a Sepang, per motivi diversi. Un sabato da urlo in casa Ferrari, completamente vanificato da un’errore di valutazione del pilota prima, del muretto box poi. A nulla è servita invece l’ottima gestione gomme Lotus, rivelatasi decisiva a Melbourne; ancora una sosta in meno per Raikkonen e Grosjean sì, ma passo gara questa volta evanescente, complici le difficili condizioni della pista. Un passo falso certo, ma la vettura di Maranello ed il nero bolide di Enstone restano le due favorite per muovere il grande assalto all’armata Red Bull, già lanciata in fuga con Sebastian Vettel. Ed è proprio il team principal Ferrari, Stefano Domenicali, a suonare la carica ai suoi: “Secondo me la Red Bull resta la migliore squadra al momento. Mercedes ha compiuto progressi, le Lotus sono molto competitive. La stagione sarà lunga e combattuta, ma non c’è dubbio: noi saremo lì a giocarcela fino all’ultima gara“. Dal canto suo, il boss Lotus Erik Bouiller avverte gli avversari: "A Sepang non abbiamo mostrato il nostro vero potenziale". 
E c'è da credergli.


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