martedì 20 agosto 2013

Gp del Belgio: anteprima



Spiaggia, sole cocente, mare placido. Lontani da pressioni, critiche, aspettative disattese e improbabili voci di mercato. Pochi giorni, e tutto questo sarà soltanto un lontano ricordo per i ventidue piloti del mondiale F1. Il tempo di riprendere un minimo di fiato ed eccoli di nuovo in viaggio, pronti ad affrontare la tasferta europea piu’ spettacolare dell’intero calendario iridato. Una pista amata dai piloti, venerata dai tifosi. Non servono altre parole per descriverla, avrete già capito di cosa stiamo parlando: Spa-Francorchamps e’ dietro l’angolo, vediamo di farci trovare pronti all’appuntamento tanto atteso.


Dove eravamo rimasti?
2.492237892-5915122772013422raceUna freccia d’argento, un casco giallo…coppia imprendibile nel bollente catino dell’Hungaroring. Lewis Hamilton e Mercedes hanno chiuso nel migliore dei modi la prima parte di campionato, imponendosi di forza sugli avversari in condizioni, almeno sulla carta, del tutto sfavorevoli all’argentea vettura di Stoccarda. I dirigenti Niki Lauda e Toto Wolff predicano la calma. Ross Brawn, portato a casa il bottino ungherese, si permette invece il lusso di sognare in grande. Ma sarebbe sbagliato, se non folle, fare i conti senza Sebastian Vettel. Il tre volte campione del mondo ha limitato i danni in Ungheria, da sempre pista piuttosto avara di soddisfazioni per la compagine Red Bull, mantenendo quasi inalterato il suo vantaggio sugli immediati inseguitori in classifica generale, Kimi Raikkonen e Fernando Alonso. E se l’uomo di ghiaccio può affrontare tutto sommato le insidie di Spa con animo leggero, conscio della bonta’ del solido pacchetto Lotus e del suo passato vincente in terra belga(ben quattro successi per lui), ben diverso e’ il discorso per Fernando Alonso e Ferrari. “Meno chiacchiere e piu’ sostanza“, tuona un seccato Luca di Montezemolo all’indomani della delusione ungherese. Alonso incassa, ma mastica amaro, scatenando le piu’ azzardate teorie di fanta-mercato. Ma quella di Spa rischia seriamente di rivelarsi una gara da “dentro o fuori” per gli uomini in rosso, forse l’ultima occasione per tentare di dare una svolta in positivo a questa stagione 2013, fino ad ora semplicemente deludente. Tra i boschi delle Ardenne, Alonso è chiamato ad una nuova prova di forza. Scrollarsi di dosso le illazioni della stampa e le critiche della dirigenza, spazzando via in un istante tensioni, dubbi e mal di pancia vari.
Riepiloghiamo dunque la situazione in classifica generale piloti e costruttori:

Sebastian Vettel: 172 punti
Kimi Raikkonen: 134 punti
Fernando Alonso: 133 punti
Lewis Hamilton: 124 punti
Mark Webber: 105 punti

Red Bull: 277 punti
Mercedes: 208 punti
Ferrari: 194 punti
Lotus: 183 punti

Il punto sul mercato
166985664KR00038_F1_Grand_PQuella che stiamo vivendo e’, senz’ombra di dubbio, la sessione di fanta-mercato piu’ scoppiettante degli ultimi anni. Dopo un buon antipasto nel 2012, con il passaggio di Lewis Hamilton in Mercedes e l’approdo di Sergio Perez in McLaren, un altro terremoto, di ben altra intensita’, pare essere pronto a scoppiare da un momento all’altro. Con la partenza di Mark Webber destinazione WEC, il possibile addio di Felipe Massa alla scuderia del Cavallino dopo anni di onorato servizio e l’altrettanto plausibile separazione tra Kimi Raikkonen e Lotus, afflitta dalla crisi economica, i posti “al top” liberi in ottica 2014 sarebbero ben tre. Il rischio di perdersi in questa marea di ipotesi, rumors e improbabili scoop è davvero alto, quindi direi di partire dall’unica certezza del momento: Raikkonen non sarà al volante di una Red Bull il prossimo anno. Il manager del pilota ha smentito seccamente, ed in maniera definitiva, le incessanti voci di un possibile approdo di “Ice Man” al fianco del tre volte iridato Vettel. Dunque (ormai manca solo l’ufficialita’) sarà proprio il brillante Daniel Ricciardo a raccogliere l’eredità lasciata dal connazionale australiano. Ma veniamo al discorso piu’ succoso, quello riguardante il secondo sedile Ferrari: ebbene, tutti gli indizi raccolti fino ad ora sembrano portare ad una possibile, clamorosa soluzione. Alonso e Raikkonen, uniti sotto la stessa bandiera. Un dream team spaziale, un duo pensato per ritornare al top anche nel campionato costruttori, oltre che cercare quel titolo piloti diventato ormai tabu’ da sei anni a questa parte. La stampa finlandese ne è certa, ma nella giornata di oggi un portavoce Ferrari raffredda gli entusiasmi di tanti tifosi: “Ne Massa ne Alonso ci lasceranno a breve, il nostro sodalizio con Kimi Raikkonen e’ terminato ad Abu Dhabi nel 2009“. Parole di circostanza o decisa chiusura ad un pirotecnico ritorno del finlandese in rosso?

La pista
001_gpbefp-xx007-08-lowres.jpgSiamo lanciati in discesa, ad oltre trecento orari. Il piede sull’acceleratore, il cuore che batte all’impazzata. Davanti a noi una rampa incendiata, trampolino di lancio verso la gloria. Quello dell’Eau Rouge è forse uno degli ultimi monumenti al coraggio dei piloti, rimasto ancora integro dopo oltre sessant’anni di storia. Certo, molto è cambiato da allora. Le vetture moderne permettono di affrontare senza problemi e a gas spalancato la temibile rampa, ma l’emozione nel pilota e nello spettatore che ammira resta intatta, immutata, nonostante i tanti cambiamenti imposti dal progresso. 7 chilometri pieni di storia, quelli di Spa Francorchamps. In origine (fu inaugurato nel 1924) un tracciato lungo piu’ del doppio, modificato poi sul finire degli anni settanta alla lunghezza attuale per poter uniformare la pista alle moderne esigenze della Formula Uno. La configurazione attuale prevede 20 curve, raccordate da sezioni ad altissima velocità tra cui lo storico rettifilo del Kemmel, dove ancora oggi si arrivano a toccare punte di 320 km/h. Gas spalancato per l’80% di percorrenza sul giro, medie superiori ai 230 km/h, sezioni da brivido quali l’Eau Rouge, Les Combes, Blanchimont. Gli anni passano, il mondo cambia…ma il fascino di Spa rimane immutato. Chiudiamo con una carrellata di statistiche: il giro veloce della pista (nella configurazione attuale) risale alla stagione 2004, ed il detentore è proprio Kimi Raikkonen su McLaren. Il tempo di 1′45”108 è rimasto imbattuto per lunghi anni, recentemente solo Mark Webber è riuscito ad avvicinare il record stabilito del finlandese. Webber nel 2010 si piazzo’ infatti in pole position con il tempo di 1′45”778, a soli sei decimi dal primato.

L’opinione dei piloti
166985873VR016_F1_Grand_PriIl tracciato di Spa-Francorchamps riesce nell’impresa di mettere d’accordo tutti i piloti, nessuno escluso. Romain Grosjean, neo papa’, non nasconde certo il suo entusiasmo per questa nuova, impegnativa sfida: “Che circuito! E’ fantastico! Sei sempre su e giu’, come in un’ottovolante. E poi quasi tutti qui parlano il francese, quindi per me è come una gara di casa, al pari di Montreal e Monaco“. Piu’ pacato e, naturalmente freddo, il moderno re di Spa, Kimi Raikkonen: “Di solito ho ottenuto buoni risultati qui in Belgio, ma il passato non mi sarà di aiuto in questo weekend. Detto questo, Spa e’ la pista migliore del mondo, ed il mio posto preferito in assoluto. Mi e’ piaciuto sin dalla primissima gara disputata qui in Formula Renault nel 2000“. Anche Valtteri Bottas, promettente rookie impegnato quest’anno in Williams ha avuto modo di apprezzare il pistone belga in piu’ di un occasione: “Ho guidato a Spa per la prima volta nel 2007 in categorie minori, e me ne sono subito innamorato. E’ una pista veramente veloce, fluida, varia. La sensazione di adrenalina che ti regala è qualcosa di impagabile“. Ricordi positivi anche per Jenson Button, alfiere McLaren grande vincitore lo scorso anno: “Ricordo bene il mio primo Gran Premio di Spa, nel 2000. In qualifica sono persino riuscito a battere la Ferrari Michael Schumacher. E’ stato qualcosa di davvero speciale per me“.

Le gomme
pirelli_formula-1_slick_coppia-422raceConsiderate le elevatissime sollecitazioni cui andranno incontro gli pneumatici nelle violente compressioni di Spa, Pirelli poterà in Belgio le due tipologie di mescola piu’ dure dell’intera gamma: le PZero White Medium e le PZero Orange Hard. Una scelta piuttosto conservativa, pensata per garantire la massima sicurezza e “comprensibilita’” della corsa, limitando il numero dei pit stop previsti. Paul Hembery, direttore sportivo Pirelli, analizza per noi il Gran Premio del Belgio dal punto di vista degli pneumatici: “Spa non è soltanto un circuito epico, ma rappresenta anche una delle piu’ grandi sfide per le nostre gomme. Compressioni verticali da record all’Eau Rouge (1000 chilogrammi n.d.r) , sforzi laterali importanti alla Blanchimont, nonche’ altre sezioni di tracciato dove le forze in gioco si combinano, sottoponendo lo pneumatico ad un degrado aggiuntivo. Insomma, a Spa sarà fondamentale la gestione delle gomme a lungo termine, nonche’ la flessibilita’ nelle strategie di gara per potersi adattare velocemente alle condizioni meteo variabili, tipiche della zona.“. Il divario di prestazione tra mescole dure e medie, stando ai dati forniti dagli ingegneri Pirelli, dovrebbe aggirarsi attorno al secondo.

Le zone DRS
drsSaranno due le zone DRS predisposte per il Gran Premio del Belgio: la prima vedrà il suo punto di attivazione nell’allungo che precede la spettacolare Eau Rouge. Se il distacco dalla macchina che precede sarà uguale o inferiore al secondo, i piloti potranno attivare l’ala mobile nel lungo rettilineo del Kemmel, tentando il sorpasso. La seconda zona DRS è stata posizionata nel rettilineo di partenza, con il detection point fissato poco prima della “Bus Stop”, l’ultima curva del tracciato. Una soluzione che, almeno sulla carta, permetterà di assistere a sorpassi e contro sorpassi tra il rettilineo di arrivo ed il Kemmel Straight.

Il meteo
163377764KR00079_F1_Grand_POrmai è risaputo che il microclima delle Ardenne sfida ogni previsione meteo, come già dimostrato ampiamente in passato. Un momento c’è il sole, un minuto dopo arriva il diluvio. Lo sanno bene i migliaia di tifosi appostati per giorni lungo i verdi prati di Spa, incuranti del freddo e della pioggia, disposti a tutto pur di non perdersi lo spettacolo unico della F1. Anche, e soprattutto per loro, cerchiamo di dare quantomeno un’indicazione del tempo previsto per la tre giorni piu’ adrenalinica dell’intera stagione. Si parte bene al venerdì con le prime due sessioni di libere: cielo limpido, sole e temperature che toccano i 25 gradi, senza alcuna minaccia (apparente) di pioggia. Non illudetevi, perche’ il copione è destinato a cambiare, e in maniera drastica, nella giornata di sabato. Nuvole in mattinata, scrosci di pioggia a intermittenza nel pomeriggio, pronti a ribaltare le gerarchie stabilitesi nel soleggiato venerdì. Situazione in netto miglioramento domenica: previsto un cielo poco nuvoloso, con basse possibilita’ di rovesci anche se le temperature si preannunciano piuttosto basse per la media stagionale (massime attorno ai 20 gradi). Sole e caldo il venerdì, pioggia il sabato, freddo la domenica. Insomma, si preannuncia un weekend interessante!

Orari tv
Colpaccio per Sky, visto che lo spettacolo del Gran Premio del Belgio sarà esclusiva assoluta della televisione di Rupert Murdoch. I non abbonati dovranno accontentarsi delle differite Rai, con la gara in programma nella prima serata della domenica. Ma ricapitoliamo con ordine gli orari tv:

Venerdì 23 agosto
Ore 10.00-11.30, prove libere 1: Sky Sport F1 HD
Ore 14.00-15.30, prove libere 2: Sky Sport F1 HD
Ore 13.30, sintesi prove libere 1: Rai Sport 1
Ore 22.30, sintesi prove libere 2: Rai Sport 1

Sabato 24 agosto
Ore 11.00-12.00, prove libere 3: Sky Sport F1 HD
Ore 14.00-15.00, qualifiche: Sky Sport F1 HD
Ore 18.00, differita qualifiche: Rai 2 HD

Domenica 25 agosto
Ore 14.00, GP del Belgio: Sky Sport F1 HD
Ore 21.00, differita GP del Belgio: Rai 2 HD

Rewind 2012
Ricordiamo tutti l'incredibile carambola dello scorso anno, innescata da un'azzardata manovra di un Romain Grosjean finito nell'occhio del ciclone, nonche' sospeso per la successiva gara di Monza. Macchine che decollano, detriti come schegge impazzite, il grande rischio corso da Fernando Alonso, mancato per un soffio dalla lamiera tagliente della Lotus del francese. Il Gran Premio, privato dei sui principali protagonisti, venne conquistato da un Jenson Button in forma smagliante a bordo di una McLaren dal bilanciamento perfetto.
Sperando di non rivivere situazioni del genere tra qualche giorno, vi lascio ad un video del pauroso incidente, vissuto dall'onboard camera di Fernando Alonso.
























Nessun commento:

Posta un commento

Lascia il tuo commento qui!