lunedì 5 novembre 2012

Incredible Abu Dhabi!


Chi l'avrebbe mai detto?
Già, chi avrebbe mai pensato di assistere ad un simile spettacolo, proprio sul tracciato di Abu Dhabi?

Certo, una cornice glamour: luci, hotel super lusso,emiri spendaccioni e via dicendo.
Ma la pista?
Anonima. Un'accelera frena senza soluzione di continuità.
Eppure, ieri, ad Abu Dhabi, è andata in scena la gara più spettacolare dell'anno.
Ripercorriamola assieme.



Le premesse della vigilia sono a dir poco esplosive: dopo interminabili ore di discussioni, la direzione gara squalifica Sebastian Vettel dalle qualifiche disputate nel pomeriggio. Troppo poca la benzina presente nel serbatoio Red Bull, al di sotto degli standard di regolamento.Vettel è scuro in volto, decide di partire dalla pit lane, allungando i rapporti delle marce per tentare la remuntada.
Alonso gongola, parte sesto, pronto a ribaltare la situazione in classifica, pronto a rilanciare la volata iridata.
Hamilton è in pole, pronto ad ottenere forse l'ultima vittoria nella scuderia che lo ha cresciuto fin da ragazzino. Ma occhio perchè la dietro c'è Pastor Maldonado, un pilota imprevedibile come pochi, mostruosamente veloce sul giro singolo, determinato a riprendersi la gloria dopo il trionfo di Barcellona. Raikkonen è conscio di essere ormai tagliato fuori dal campionato; parte quarto, ma vuole portare la Lotus alla vittoria tanto attesa.

Le luci si spengono, semaforo verde, il Gran Premio di Abu Dhabi ha inizio.



Hamilton parte subito alla grande, prepara la fuga.
Raikkonen scatta magnificamente, supera Webber e Maldonado e si porta all'inseguimento dell'inglese.
Maldonado conserva la terza posizione, mentre Alonso scavalca Webber con un'abile manovra.
Dietro iniziano le scintille; Hulkenberg viene stretto dal compagno e da Perez contro la Williams di Bruno Senna, il contatto è inevitabile.
Gara finita per Hulkenberg, Senna riesce a ripartire dopo il testa coda. Di Resta è costretto ai box con una foratura.
A metà del primo giro, Rosberg e Grosjean entrano in contatto durante un violento corpo a corpo. Il francese ha la peggio, rimediando una foratura allo pneumatico anteriore sinistro. Rosberg rientra ai box con l'ala visibilmente danneggiata.


















Ma non c'è un attimo di respiro.
Hamilton arriva lungo, a ruote bloccate, Raikkonen si porta subito all'attacco, ma la McLaren dell'anglo caraibico sembra letteralmente imbattibile tra le chicane di Yas Marina.
Intanto, la dietro inizia il capolavoro di Sebastian Vettel. Inizia a sorpassarne uno,due,quattro, come se fossero pali in mezzo alla pista.
Arriva dietro a Bruno Senna, tenta un attacco tardivo e finisce per danneggiare l'ala anteriore contro la ruota posteriore del brasiliano, anch'egli in rimonta.
Danno lieve, il tedesco continua imperterrito nella rincorsa ai punti.



















Davanti il treno è guidato da Lewis Hamilton, tranquillo leader davanti a Raikkonen, Alonso, Maldonado, Webber e Button.
I colpi di scena, quelli veri, devono però ancora iniziare.
Giro otto.
Rosberg arriva veloce alla curva 16, troppo veloce.
All'improvviso compare la HRT di Karthikeyan; l'indiano sta frenando per un grave problema allo sterzo.
Rosberg non ha tempo di reagire, lo scontro è violentissimo.
La Mercedes decolla sulla ruota posteriore della HRT, per un attimo sembra quasi ribaltarsi, poi ripiomba sulla via di fuga e si schianta contro le barriere di protezione.
Attimi di paura, poi Rosberg esce dalla sua Mercedes fumante, altrettanto fa Karthikeyan. I due si spiegano, sbuffano, tirano sospiri di sollievo.
Fortunatamente è andata bene.
















Safety Car in pista.
Il serpentone si snoda compatto mentre i commissari ripuliscono la pista dalla moltitudine di detriti causati dall'incidente.
Passano i giri, la vettura di sicurezza rimane in pista, quando un altro colpo di scena infiamma la serata di Abu Dhabi.

Vettel scalda le gomme e non si accorge della frenata improvvisa di Ricciardo.
Attimo di panico, il tedesco devia repentinamente a destra per evitare il contatto e va per travolgere un pannello in polistirolo a bordo pista, danneggiando ulteriormente l'ala anteriore già malconcia per il contatto con Senna.



















Vettel è furioso alla radio, urla e strepita.
La sosta ai box è inevitabile, l'ala anteriore è compromessa. Vettel monta le gomme soft, e ritorna in pista in ultima posizione.
La safety car rientra, il serpentone si distende e la gara ricomincia.
Alonso ha gomme troppo fredde, sbanda e zigzaga per riportarle in temperatura, Webber tenta l'attacco mentre Maldonado cerca di prendere vantaggio, nonostante un KERS andato ormai in fumo.
Vettel riprende la furiosa rimonta; con rabbia scavalca Grosjean una prima volta, sfruttando tutta la pista (e anche qualcosa di più).
Dai box lo avvertono: "restituisci la posizione".
Detto fatto, posizione restituita, tempo un minuto ed il tedesco è di nuovo davanti, pronto a martellare altri giri veloci.

La situazione pareva aver ormai raggiunto un equilibrio stabile, quando ecco un altro colpo di scena.
Hamilton va piano, rallenta, parcheggia a bordo pista la sua McLaren.
Come a Singapore, come allora in testa, come allora pronto a ritornare al successo, come allora tradito da problemi tecnici.


















Raikkonen passa al comando: il sogno per lui si fa sempre più concreto, la vittoria appare ora a portata di mano.
Ma dietro non si danno per vinti.
Alonso ritrova il passo e si sbarazza di Maldonado, arrivato lungo in frenata.
Webber non ci sta, non vuole perdere contatto dallo spagnolo, così attacca anche lui a spron battuto Maldonado. Lo affianca all'esterno, i due sono appaiati, non c'è più spazio.
Si toccano, ruota a ruota, Webber ha la peggio e finisce in testacoda.

Non pago, pochi giri dopo tenta la stessa manovra su Felipe Massa, finendo lungo per la via di fuga.
Il brasiliano si spaventa vedendo la Red Bull rientrare repentinamente in pista, perde il controllo della sua Ferrari e finisce in testacoda, spianando ulteriormente la strada alla rimonta di Sebastian Vettel.


















Inizia il valzer dei pit stop.
Rientrano tutti, tranne Vettel, rimasto in pista con gomme soft. E' secondo, dietro a Raikkonen e davanti ad Alonso.
Il terrore si fa largo nei box del cavallino rampante.
Possibile fare 40 giri di gara con le stesse gomme?
Paul Humbery della Pirelli è dubbioso: "Siamo al limite".
Vettel sembra poter mantenere il passo con facilità, poi arriva la comunicazione dal muretto: "Box box box".
Sosta flash, neanche il tempo di fermarsi che il tedesco è di nuovo in pista, con un nuovo treno di gomme soft, pronto ad una nuova rimonta.
Raikkonen è primo, poi c'è Alonso, Button e Vettel, decisamente staccato, forse condannato al quarto posto.



















Tempo pochi giri, ed il caos va in scena ad Abu Dhabi, stavolta tutto a favore del due volte campione del mondo tedesco.
Il gruppone indiavolato composto da Perez, Di Resta, Grosjean, Webber e Maldonado esplode letteralmente, con il messicano che arriva lungo, rientra in pista e viene colpito dal francese che, fuori controllo, distrugge il posteriore della Red Bull di Webber.
Maldonado e Di Resta fanno dribbling tra i detriti, inevitabile l'entrata della safety car.



















Tutti si ricompattano ad una manciata di giri dal termine.
Vettel ha gomme fresche; tra lui ed Alonso c'è solo l'ostacolo Jenson Button.
Ripartenza, Raikkonen spinge per creare un margine di sicurezza, mentre Vettel sorpassa all'esterno con un'abile manovra "l'addormentato" Jenson Button. E' terzo.
Ma ad Alonso non importa, lui vuole solo la vittoria. Spinge, lotta contro il tempo che scorre ed accarezza il sogno di un trionfo fino all'ultimo giro...ma l'uomo di ghiaccio non si scioglie nella calda notte di Abu Dhabi.

Eccolo tagliare il traguardo, Kimi Raikkonen, a braccia alzate.
E' lui a riportare la Lotus al trionfo dopo Ayrton Senna, è lui a trionfare nel Gran Premio più spettacolare dell'anno.
Una gara segnata da episodi certo, ma un mix di emozioni da fare tremare le ginocchia.
Incidenti, ritiri inaspettati, rimonte spettacolari, sportellate e duelli al filo dei millesimi.
Alonso chiude secondo, Vettel limita i danni all'inverosimile con una rimonta devastante.
Tutto rimandato alle ultime due gare.

Speriamo solo siano all'altezza di Abu Dhabi. (suona strana anche a me questa frase, lo ammetto)




1 commento:

  1. Gara davvero spettacolare, piena di emozioni fino all'ultimo giro.

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