
Sono trascorsi ormai più di cento giorni da quel pomeriggio al cardiopalma di fine novembre, ad Interlagos.
Il mondo intero (ah quanto mi piace esagerare) si è fermato per un'istante, ipnotizzato dalla piroetta di Sebastian Vettel, all'uscita della curva 3.
Una pericolosa danza tra i detriti di carbonio, il gelo più totale che paralizza i volti Chris Horner e Adrian Newey, i loro sguardi inchiodati sugli schermi televisivi.
Poi l'urlo strozzato in gola del muretto Ferrari nel vedere la Red Bull tornare in assetto, riguadagnando la pista. Il "Wonder Boy" tedesco è tornato, malconcio sì, ma più che mai determinato ad arginare l'ultima sortita di Fernando Alonso, riportato fin troppo presto coi piedi per terra da una Ferrari lenta, lentissima persino dei confronti della Force India di Nico Hulkenberg, splendido protagonista per tre quarti di gara.
La conclusione è quasi beffarda per gli uomini di Maranello, con il maestro Michael Schumacher che preferisce alzare il piede all'incombere della sagoma dell'allievo Vettel, lasciandogli strada libera verso il terzo titolo iridato. Un simbolico passaggio di consegne tra passato e futuro.
E gli occhi sbarrati, quasi increduli di Fernando Alonso al parco chiuso, sono lo specchio di una seconda parte di stagione frustrante, corsa quasi costantemente in difesa, in attesa dell'inevitabile contro-sorpasso Red Bull.
Una situazione inusuale per l'asturiano, attaccante nato, stanco di subire il dominio altrui, stanco di dover andare di fronte alle telecamere a dire alla gente: "Se stiamo a otto decimi dai primi ci va di lusso".
E' tempo di vincere a Maranello, e di farlo sul serio.
E questo è solo uno dei tantissimi temi di questa stagione 2013, ormai alle porte (era ora!)
Il riscatto Ferrari, la rivoluzione Mercedes con l'ingaggio di Lewis Hamilton, una McLaren stanca di piazzamenti, una Red Bull assetata di vittorie ed una Lotus che mira a tornare ai fasti della John Player Special.
Ma fermarsi alla testa dello schieramento sarebbe a dir poco superficiale, perchè gli outsider sono più che mai determinati a sconvolgere i piani dei "big" quest'anno: se la Williams riuscirà ad imbrigliare il suo potenziale, se la Sauber troverà costanza di prestazioni e se la Force India si dimostrerà all'altezza della velocissima vettura vista all'opera nelle ultime gare dello scorso anno...beh.. ci sarà da divertirsi.
Uno sguardo attento va rivolto anche alla personale lotta tra le "cenerentole", con la Caterham e la Marussia pronte a schierare in pista orde di giovani talenti (uno su tutti, Jules Bianchi) da tenere assolutamente d'occhio per il futuro.

E, sfumato nei mesi scorsi, torna pian piano ad aleggiare in casa quell'odore di caffè, immancabile compagno nelle levatacce mattutine all'insegna della Formula Uno d'oltreoceano.
I voli sono prenotati, i bagagli spediti...Melbourne arriva tra una settimana, ma io torno prestissimo, per analizzare quelli che sono stati i sorprendenti test di Barcellona!
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