sabato 13 ottobre 2012

Il Webber che non ti aspetti



"Dominio Vettel", "Altro grand chelem in arrivo", "Vettel doppierà tutti", dicevano quelli (e pure io).
Invece no.



A spuntarla in qualifica è proprio lui, il mascellone Mark Webber.

L'australiano prende in contropiede il favorito della vigilia, Sebastian Vettel, piazzando un giro ai limiti della perfezione e rifilando quasi un decimo al compagno di casacca.
E' un Vettel visibilmente deluso quello che balza fuori dalla sua Red Bull, scuro in volto nonostante la dichiarata soddisfazione per la prestazione di squadra, comunque salda in prima fila.
Considerando la grande concentrazione versata per la lotta in campionato, la distrazione Webber non ci voleva proprio per il tedeschino di Kerpen, ora chiamato a gestire una gara più complicata del previsto.


E farà bene a guardarsi anche le spalle il due volte campione, perchè a poca distanza c'è un ritrovato Lewis Hamilton dopo il black out di Suzuka, davanti al leader del mondiale Fernando Alonso e all'onnipresente Raikkonen, stavolta più veloce di Grosjean anche su giro secco.
Hamilton-Alonso-Raikkonen; un trio da fare tremare i polsi, un trio da tenere assolutamente a bada per Sebastian Vettel specialmente nelle fasi di partenza, sempre molto concitate qui a Yeongam.


Red Bull chiama; Ferrari,McLaren e Lotus rispondono prontamente, limitando a pochissimi decimi il distacco dalle imprendibili lattine.
Particolarmente impressionante è stata l'avanzata Ferrari e Lotus dalle prove libere: consideriamo che Alonso aveva 1.38.7 come best, Massa 1.38.8 e Raikkonen 1.38.6
Ebbene, Ferrari e Lotus hanno tolto oltre un secondo dal loro tempo delle libere 3, testimoniando l'ottimo lavoro fatto sul set up e l'efficacia delle nuove soluzioni portate (vedi gli scarichi a "Coanda" per la Lotus).


Dietro ai secondi piloti Ferrari e Lotus, Massa e Grosjean, troviamo l'ottimo Nico Hulkenberg che sulla Force India motorizzata Mercedes batte sia la coppia ufficiale che il compagno di squadra Paul Di Resta, solo quattordicesimo.

Un Hulkenberg sempre più veloce ed affidabile, un pilota che farebbe comodo a Sauber per il prossimo anno, stando a quanto vanno affermando le ultime voci di mercato.
Chi esce con le ossa rotte dal sabato di Yeongam è certamente Jenson Button. L'inglese ha fallito nel centrare addirittura la Q3, sbagliando il primo tentativo lanciato con gomme super soft e venendo poi frenato dalle bandiere gialle nel suo ultimo run.

Grande delusione per Button , considerando la terza piazza di Hamilton; come a Suzuka sarà costretto a rimontare dalle retrovie, sperando magari in qualche disgrazia altrui per arpionare altri punti pesanti.


Difficoltà anche in casa Sauber, dopo l'incredibile prestazione a Suzuka. Perez e Kobayashi concludono al dodicesimo e tredicesimo posto, pianificando strategie particolari in vista della gara di domani.
Come dimostrato da Perez a Monza, la rimonta è possibile preservando al meglio le gomme, cosa in cui la vettura elvetica, eccelle.

Grande delusione in casa Williams; Maldonado, solitamente fenomenale in qualifica, non riesce ad estrarre il meglio dalla vettura terminando al quindicesimo posto.
Una Williams in difficoltà su giro secco, qua in Korea come a Suzuka la settimana scorsa.
Bruno Senna viene escluso già al termine della prima sessione; per lui seri problemi di assetto dopo il guaio all'ala anteriore accusato nelle prove libere 3.
Considerando l'ottimo passo gara della vettura inglese, però, entrambi possono sperare in qualcosa di positivo domani.


Occasione sprecata per i piloti Toro Rosso invece; la vettura di Faenza aveva dimostrato un'incredibile ed inaspettata velocità, specialmente nel primo settore  di Vergne, un 34.2 da record.
Ricciardo e Vergne però non sono riusciti a concretizzare; il primo ha riscontrato un problema al cambio nel finale di Q2, mentre il compagno Vergne ha commesso un'errore all'ultima curva, rischiando quasi l'incidente.

La lotta tra le "cenerentole" è vinta da Vitaly Petrov su Caterham, finalmente davanti al compagno Kovalainen in qualifica.
Un Petrov motivato e carico per poter mantenere il posto in ottica 2013.
Pic batte Glock su Marussia, mentre de la Rosa chiude ad oltre un secondo e mezzo di distanza dalla coppia.
Spavento per Karthikeyan; un guasto al disco del freno posteriore lo manda in testacoda alla staccatona in fondo al rettilineo principale, rischiando tra l'altro di  travolgere altre vetture impegnate in curva.

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