giovedì 25 ottobre 2012

Tutti pazzi per l'India!


Solitamente i circuiti moderni vengono accolti con relativa freddezza dai piloti di Formula Uno.
Questo il caso di Abu Dhabi giusto per citarne uno; circuito decisamente anonimo nel layout, certo spettacolare dal punto di vista scenografico ma oltremodo, senz'anima.




Accelera-frena, curve a 90 gradi, pochissime sezioni tecniche, questa è la solfa che ci è stata propinata per anni dall'architetto tedesco Hermann Tilke, incaricato alla progettazione dei più moderni impianti automobilistici.



















La pratica però si sa, rende perfetti.
Dopo la pioggia di critiche ricevute dagli appassionati, sembra proprio che il super architetto tedesco si sia reso conto degli errori commessi in passato, inaugurando una serie di autodromi piuttosto interessanti.
Dal Motorland di Aragon, passando per Yeongam e Nuova Delhi, arrivando ad Austin; tutti tracciati altamente tecnici, apprezzati sia dai piloti che dagli addetti ai lavori.


















Uno di questi "esperimenti ben riusciti" sarà tappa del prossimo Gran Premio.
Stiamo parlando del "Buddh International Circuit" di Nuova Delhi; giunto solamente alla sua seconda edizione ma già incredibilmente elogiato da tutti i piloti, nessuno escluso.

In particolare i piloti McLaren sembrano letteralmente affascinati dal tracciato indiano; Lewis Hamilton confessa: "Questo circuito è una vera rivelazione. La maggior parte dei tracciati moderni non ti regalano molte sensazioni, sono tutti simili. Il tracciato dell'India è però differente. Ha molto più da spartire con Spa o Suzuka rispetto a tutti gli altri impianti che visitiamo. E' incredibilmente veloce, con una lunga serie di destra-sinistra, dislivelli e curvoni che ti portano a spingere assolutamente al limite".


















Pareri simili da Jenson Button, solitamente molto pacato nei giudizi: "E' diverso dai soliti circuiti. L'entrata nella curva tre è incredibilmente larga e ti permette di seguire diverse linee, come su un'autostrada. Poi inizia la parte davvero speciale, con una bella combinazione di curve in pieno stile Suzuka. E' insolito avere un circuito moderno con tali caratteristiche; qua si sente veramente la forza g, ed è bellissimo".

Anche gli uomini Red Bull hanno saputo apprezzare la pista la scorso anno, mentre dominavano in tutta scioltezza i Gran Premi.
Vettel è eccitato all'idea di tornare sul tracciato indiano: "Amo questo circuito e non perchè ci ho vinto lo scorso anno. Ha la seconda velocità media più alta nel mondiale con 235 km/h, dietro solamente a Monza. Poi ci sono grandi dislivelli che aumentano il divertimento, sembra di essere sulle montagne russe!"



















Altro fattore determinante per il successo di un evento è l'affluenza del pubblico.
E in India la folla è garantita.
Basti pensare che l'anno scorso, in sole tre ore tutta la prima tranche di biglietti è andata esaurita completamente.
In gara quasi 100.000 tifosi scatenati riempivano gli spalti ed altrettanto ci si può aspettare quest'anno.
Non male.





















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